percorso a/r | punti di appoggio
--- Rfg Pomilio alla partenza --- Bivacco Fusco a quota 2450 --- Bivacco Pelino in cima
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difficoltà | |
tempo medio di andata
(soste escluse)
5h00'
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pendenza media salite
14%
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Una evidente traccia in salita a monte del rifugio permette di saltare il primo tornante, ma la strada asfaltata bisogna quasi integralmente seguirla fino alla fine quando termina alla base del Blockhaus e vicino ad una piccola cappella. Qui inziano tre sentieri e un cartello invita a proseguire lungo quello di destra, ma qualunque direzione si decida di prendere è indifferente in quanto si ricollegheranno circa 1 km più avanti; quello di sinistra è un po' più accidentato mentre quello centrale prima sale alla pianeggiante, vicina e isolata cima del Blockhaus (dove si trovano i pochi resti di un vecchio fortino antibrigantaggio) per poi scendere lungo l'altro versante.
Dopo circa due ore e diversi saliscendi si è a Sella Acquaviva dove si trova l'unica fontana presente lungo il percorso (sembra che un po' d'acqua scorra sempre) ...
poco prima si passa vicino alla Tavola dei Briganti, luogo panoramico e con molte pietre incise risalenti anche al 1860
... e dove inizia la ripida salita al Focalone; a quota 2260 circa un cartello invia a sinistra verso il bivacco Fusco, ma è anche possibile proseguire a destra su un non segnalato e più ripido sentiero.
F
Al Focalone ampio e bel panorama sulla restante parte del percorso con la ben visibile meta ancora lontana. Si continua con diversi saliscendi passando in successione per i Tre Portoni (che sono tre avvallamenti) fino a sbucare su un ampio pianoro; qui il sentiero compie un largo semicerchio per aggirare una vasta depressione e salire con pendenza ridotta alla vetta dove si trovano una croce, una colonna trigonometrica e il rosso bivacco Pelino (un po' maltenuto).
Il sentiero è segnalato e sempre evidente, ma il lungo tratto finale -una traccia disegnata da ometti- può diventare problematico in caso di nebbia. Non ci sono difficoltà tecniche, ma lunghezza e dislivello richiedono una buona preparazione. Indispensabile un'adeguata riserva d'ascqua.
Suggestivie e larghe creste panoramiche, desolati pianori sassosi, spazi ampi e selvaggi dove silenzio e solitudine sono tangibili, fanno di questa cima -la seconda degli Appennini- una stupenda meta raggiungibile però, solo dopo un lungo ed estenuante percorso. | ||
traccia gps in formato GPX |
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file con i 40 waypoint della traccia "Monte Amaro" |
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