Il Pallas-Yllästunturi è il terzo più grande parco nazionale della Finlandia; deriva dalla fusione, fatta nel 2005, del parco Pallas-Ounastunturi (zona nord) con la riserva naturale di Ylläs-Aakenus (zona sud). Vi si trovano circa 500 km di piste regolarmente battute sia per lo sci di fondo classico che pattinato. La preparazione di alcuni dei sentieri è però affidata solo alle motoslitte e quindi adatti esclusivamente allo sci alternato/escursionistico. Sono tutte segnalate con paline di legno e, cosa gradita, completamente gratuite. Mappe del posto sono in vendita presso i vari servizi turistici locali. |
L’attività sciistica copre tutto l’inverno; un periodo buono è marzo/aprile quando le giornate si allungano e il freddo è meno intenso. È un bellissimo posto per il fondo con piste ben tenute che si susseguono in ambienti vari.
Faticosa e spettacolare la salita ai tunturi. Questi sono antiche montagne dal profilo arrotondato dove, se le condizioni ambientali lo permettono, è possible avventurarsi sciando tra fantasiose forme di alberi innevati per arrivare su deserte calotte bianche dove -le renne- fanno la loro comparsa onirica. | ||
Di frequente si trovano ricoveri in legno dove fermarsi per riposare, ripararsi o mangiare. Ve ne sono di aperti e chiusi, grandi e piccoli con sempre la possibilità di accendere un fuoco (spesso lo si trova già acceso); vi si possono trovare anche delle pelli per ripararsi dal freddo. I locali hanno l’abitudine di portarsi dietro il cibo da cuocere sul posto. Eccetto l’ultimo giorno, si passa anche vicino a qualche bar/ristorante.
L’organizzazione provvede al trasporto del bagaglio, alla cena e alla colazione. Si alloggia in luoghi diversi tra cui anche una vera casa da boscaioli priva di elettricità e acqua corrente ma con una tradizionale e bella sauna a lume di candela. | ||
Per la traversata integrale è necessario avere con se (o affittare sul posto) anche gli sci da alternato in quanto, in due delle cinque tappe, si attraversano piste non adatte al pattinato. Senza tali sci bisogna modificare la seconda tappa e affidarsi alla fortuna nella quinta (sperare in una compatta copertura nevosa fuori dal tracciato che permetta di pattinare decentemente).
Questo affascinante percorso termina con lo spettacolo del quinto giorno quando bisogna attraversare, per una quindicina di kilometri, l'Ounastunturi; è una tappa non sempre fattibile sia per le condizioni meteo sia perchè molto lunga (50 km). Può essere divisa in due giorni, ma in tal caso si perde l’attraversamento del tunturi (dove non ci sono strutture in cui pernottare) perché il percorso viene deviato al suo bordo. | ||
L’aurora polare (boreale nel nostro emisfero) è veramente un fenomeno affascinante con il cielo che si riempie di fasci luminosi mobili e colorati che guizzano a velocità variabile; variabile anche ora, durata e spettacolarità. È inevitabile cercare di fotografarle, ma senza un cavalletto le foto risultano miseramente mosse. Specialmente negli anni buoni (quando le macchie solari sono al massimo dell'intensità) è molto attivo un turismo specifico; in questo caso non c'è la necessità di aspettare al freddo che il fenomeno inizi, ma si può andare a letto nella certezza di essere svegliati al momento giusto. | ||
Il soggiorno in questa zona può terminare con una mattinata in slitte trainate da cani; la particolarità è che non si viene portati, ma –dopo un breve addestramento- ci si mette alla guida di una piccola muta. | ||